Proposta Radicale 5 2022
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Editoriale

Siamo ancora qua…

“Eh già…”. Come canta il grande Blasco, “Siamo ancora qua…”. Un invito a “non mollare”. Non solo a “resistere”, ma anche a “insistere”, per “esistere”.

Siamo ancora qui con “Proposta Radicale”: tra le mani avete il numero 5. Molti hanno chiesto come contribuire, abbonarsi. Ve lo diremo. Per il momento va bene così: non vogliamo chiedere denaro se non quando siamo davvero sicuri che riusciamo ad andare avanti. Quello che da subito vi chiediamo è di farci avere le vostre opinioni, consenso o critica che siano. È una forma di aiuto preziosa: una rivista vive anche di contributi di idee e suggerimenti: a va.vecellio@gmail.com; grazie fin da ora.  

Al recente congresso degli iscritti italiani al Partito Radicale, il segretario Maurizio Turco individua, nella sua relazione, tre punti/architrave: a) Stati Uniti d’Europa nel solco indicato da Ernesto Rossi, Altiero Spinelli, Eugenio Colorni; b) costruzione di una comunità delle democrazie per la democrazia; c) diritto umano e civile per la conoscenza.

Collegato, imprescindibile, quello che Marco Pannella ha incardinato ormai più di quarant’anni fa: la lotta alla quotidiana shoah provocata dalla fame nel mondo: “O ci occupiamo dell’Africa, o sarà l’Africa ad occuparsi di noi”. Non è profezia, ma capacità di visione. Studiosi ed enti preposti avvertono che entro il 2050, saranno decine di milioni a lasciare i loro paesi e venire nel nostro mondo “civile”, spinti da fame, miseria, guerre, malattie. Praticamente domani. Questa è la sfida che deve vedere un’unione di intenti la parte più consapevole del mondo laico con quella più sensibile delle comunità dei credenti, cattolici e non solo: il terreno di una comune azione politica e culturale.

È cosa positiva che sia stato scelto, quale responsabile del ministero della Giustizia Carlo Nordio. Ci si augura che sappia e possa tradurre in iniziativa politica concreta quello che pensa, dice, scrive; anche se è innegabile che i primi provvedimenti dell’esecutivo Meloni sono coerenti con la visione di una destra illiberale che non risolve i problemi, ma crea nuove “emergenze”.

Il Partito Radicale è un partito mite e ostinato, animato da quel concetto “tenace” che tanto apprezzava Sciascia. È questo che si paga, che si è pagato, che ancora si pagherà. Succede, a volte, che quello che rende forti, butti giù; ma anche il contrario: quello che butta giù, rende forti.

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