Proposta Radicale 9 2023
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Editoriale

Le hanno archiviate subito, le elezioni regionali in Lazio e in Lombardia. Si capisce: chi le ha vistosamente perse vuole dimenticare. Anche chi le ha vinte ha interesse a non ricordare. Il dato, clamoroso, prevedibile, ulteriore conferma, è l’ormai cementata disaffezione degli elettori: disertano compatti, da anni, le urne. Dovrebbe insegnare qualcosa. Niente: vincitori e vinti continuano imperterriti nell’arte in cui sono maestri: (s)governare il paese, eludere i problemi veri e quotidiani del Paese.

Si prenda il Covid: sembra non esista più, semplicemente perché si è deciso di non parlarne, di “conviverci”, vada come vada. Quello che è accaduto avrebbe dovuto insegnare qualcosa. Si arriva, invece all’appuntamento della prossima, annunciata pandemia in condizioni se possibile, anche peggiori. Alcuni esempi: l’Italia dovrebbe affrontare con urgenza e risolutezza la questione della ‘banda larga’ che si sviluppa in modo diseguale e carente: non c’è un soddisfacente network delle comunicazioni; questo penalizza le comunità locali, quelle più difficilmente raggiungibili con i mezzi tradizionali. Gli ospedali, gli studi medici, le scuole, le università, i laboratori, in larga misura ancora non possono far uso di reti veloci per la trasmissione dei dati, questo comporta inaccettabili diseguaglianze e conseguenze socio-economiche gravose. Non si investe in modo adeguato su sanità e scuola, con conseguenze pesantissime sul presente, ma ancor più sul futuro prossimo.

Ricorderete i paladini della libertà e del diritto insorti di fronte a quel tutto sommato innocuo green pass: una intollerabile intrusione nel diritto di ciascuno alla riservatezza. Nei mesi del Covid il nostro paese ha patito pesantissime offensive sotto forma di fakenews e altre ingerenze telematiche di origine russa, cinese e iraniana; l’obiettivo era di imputare a Stati Uniti e Unione Europea la responsabilità della pandemia. Lo scopo, in parte raggiunto, indebolire e delegittimare i regimi democratici, per loro natura fragili se non sanno dotarsi di efficaci anticorpi. Non uno di quei fieri paladini che abbia emesso un vagito in merito. Sul fronte delle minacce a livello telematico siamo tuttora più che indietro, più che indifesi. Dotarsi di scudi efficaci da questi attacchi digitali è parte integrante della sicurezza del Paese.

Sentite un leader di partito, non importa se maggioranza o opposizione farne anche solo cenno? No, per la semplice ragione che non ne parlano; forse neppure sono consapevoli dell’urgenza e della gravità di queste questioni. Essere poi esclusi dai tavoli che contano, è una conseguenza logica.

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