Un viaggio negli abissi della giustizia penale, che ha per guida la produzione narrativa di Leonardo Sciascia. Nelle Ispezioni della terribilità, intellettuali di diversa formazione si misurano attorno a frasi-chiave sulla giustizia (quasi delle “sentenze memorabili”) estratte dai testi sciasciani. Rifuggendo da tecnicismo e linguaggio iniziatico, i contributi contenuti nel volume smentiscono un convincimento diffuso: che il volto feroce della giustizia appartenga ad epoche remote o dipenda da occasionali storture di un apparato altrimenti virtuoso. L’opera è impreziosita da un raffinato apparato iconografico (a cura di Francesco Izzo) e da preziosi cammei di Massimo Bordin.
Ispezioni della terribilità.
Sciascia e la giustizia
Lorenzo Zilletti e Salvatore Scuto (a cura) Leo S. Olschki
Nelle sezioni di Alta Sicurezza delle carceri ci stanno ‘’i mafiosi’’. Bisogna trattarli duramente – si dice – perché non c’è possibilità di recuperarli. Chi pensa il contrario viene ritenuto, nella migliore delle ipotesi, un ingenuo, un ‘’buonista’’ e, nella peggiore, uno che non ha il senso dello Stato. E se non fosse così? Ornella Favero – da vent’anni impegnata, con “Ristretti Orizzonti”, nell’informazione, nella formazione e negli interventi sulle pene e sul carcere – ha compiuto un viaggio nell’Alta Sicurezza. Ha visitato gli istituti, parlato con i detenuti e il personale, sentito i familiari. Di quel viaggio e di quell’esperienza questo libro propone qui una sintesi di grande efficacia e intensità. Con una conclusione univoca: l’impostazione sottostante al regime di Alta Sicurezza è spesso crudele. È tempo allora di cambiare strada: perché – come sostiene Agnese Moro, figlia del leader democristiano ucciso dalle Brigate Rosse – ‘’non bisogna buttare via nessuno’’. E perché l’orizzonte della rieducazione è, in concreto, praticabile per tutti.
Cattivi per sempre?
Ornella Favero – Edizioni Gruppo Abele