LA CONDANNA
ALLA GOGNA
Leggere Sciascia è un piacere in sé. Già questo giustificherebbe l’omaggio per il centenario della nascita. A spiegare perché ne scrivono oggi, in questo volume, giudici e pubblici ministeri, legati alla Sicilia per nascita o esperienza di vita professionale, è un debito di riconoscenza. Abbiamo appreso da Sciascia la virtù del dubbio, l’impegno per la chiarezza della scrittura, la diffidenza verso il potere, anche quello che noi stessi esercitiamo. Lo abbiamo perciò anche amato. Amore ricambiato? Su questo non possiamo giurare. Credo che Sciascia avesse nei confronti dei magistrati quella stessa diffidenza che egli ci ha insegnato a usare verso altri.